Per il sikhismo, guru deriva etimologicamente da gu: oscurità e ru: verso la luce. Il guru, come nell'induismo, è colui che guida il discepolo dalle tenebre alla luce[1].
Il Guru Granth Sahib, il libro dei sikh, ricorda a questo proposito, a pagina 463[2]:
ਜੇ ਸਉ ਚੰਦਾ ਉਗਵਹਿ ਸੂਰਜ ਚੜਹਿ ਹਜਾਰ ॥
ਏਤੇ ਚਾਨਣ ਹੋਦਿਆਂ ਗੁਰ ਬਿਨੁ ਘੋਰ ਅੰਧਾਰ ॥੨॥
ovvero:
Anche se ci sono un centinaio di lune e mille soli,
Anche con tale luce, il buio persiterà senza la presenza del guru.
Maaroo, First Mehl:
For endless eons, there was only utter darkness. - Per infiniti eoni, c'era solo l'oscurità totale.
There was no earth or sky; there was only the infinite Command of His Hukam. - Non c'era terra o cielo; c'era solo il comando infinito del suo Hukam(ordine).
There was no day or night, no moon or sun; God sat in primal, profound Samaadhi. - Non c'era né giorno né notte, né luna né sole; Dio sedeva nel Samaadhi(meditazione) primordiale e profondo.
There were no sources of creation or powers of speech, no air or water. - Non c'erano fonti di creazione o poteri di parola, né aria né acqua.
There was no creation or destruction, no coming or going. - Non c'era creazione o distruzione, né andare né venire.
There were no continents, nether regions, seven seas, rivers or flowing water. - Non c'erano continenti, regioni inferiori, sette mari, fiumi o acqua corrente.
There were no heavenly realms, earth or nether regions of the underworld. - Non c'erano regni celesti, regioni terrestri o infernali degli inferi.
There was no heaven or hell, no death or time. - Non c'era paradiso o inferno, né morte né tempo.
There was no hell or heaven, no birth or death, no coming or going in reincarnation. ||3|| - Non c'era inferno o paradiso, né nascita né morte, né venire né andare nella reincarnazione
There was no Brahma, Vishnu or Shiva. - Non c'era Brahma, Vishnu o Shiva.
No one was seen, except the One Lord. - Nessuno è stato visto, tranne l'Unico Signore.[1]
Guru è un termine importante che ha quattro significati. Il primo è in relazione a Dio. Dio è il guru, essendo al di fuori del tempo, ma che rientra nella dimensione temporale. Dio, anche chiamato Vahiguru, è l'istruttore divino. Per il sikhismo, i guru si trova anche in nell'induismo o nell'Islam[3].Il secondo significato del termine è, naturalmente, il guru umano. Il sikh riconosce undici Guru, dieci che hanno vissuto in carne e ossa e l'ultimo incarnato nell'anima dei dieci precedenti e sotto la forma di un libro, Siri Guru Granth Sahib:
Guru Nanak (1469-1539) fondatore della religione sikh, diffonde la parola di Dio col nome ੴ(Ek Onkar: un unico creatore di tutto e tutti gli esseri), gira il mondo nelle quattro direzioni (nord, ovest, est e sud): a Nord TIBET a Ovest Arabia Saudita (in alcuni testamenti provano anche la visita a Roma da parte di GURU NANAK DEV JI)a Sud fino al Sri Lanka e a Est fino al Birmania. Guru Nanak Dev Ji descrive perfettamente la creazione dell'universo e la sua fine (The sky and the earth shall pass away; He alone is permanent. ANG 64 M:1) [2]: il seguente verso si trova a metà pagina (The day and the sun shall pass away; the night and the moon shall pass away; the hundreds of thousands of stars shall disappear.)
Guru Amar Das (1479-1574) creò la comunità dei sikh a Goindwal, non lontano dall'attuale Amritsar. Egli diede anche inizio alla tradizione del Langar, o di un pasto condiviso da tutti i fedeli al di là del loro stato sociale, della loro razza o del genere. Egli realizzò ardentemente una campagna contro molte pratiche come l'infanticidio femminile, l'immolazione delle vedove sul fuoco, la clausura femminile, la segregazione di casta, ecc.
Guru Har Gobind (1595-1645) si proclamò detentore dell'autorità temporale (Miri) oltre che spirituale (Piri) e creò un esercito per difendere i sikhs e il popolo del Punjab contro il fondamentalismo dei Moghul.
Guru Har Rai (1630-1661) continuò l'opera del suo predecessore, la predicazione in tutta l'India settentrionale e rafforzò le fondamenta della comunità sikh
Guru Har Krishan (1656-1664), il guru bambino, divenne guru a cinque anni e morì di vaiolo tre anni dopo. Fu quindi la sola figura senza barba.
Guru Tegh Bahadur (1622-1676) venne decapitato per ordine di Aurangzeb per aver dato rifugio a dei brahmani del Cashmere e per aver rifiutato di convertirsi all'islam, inoltre salvò la Religione Hindu dalla sua estinzione.
Guru Gobind Singh (1666-1708) l'ultimo guru incarnato. Completò l' Âdi Granth, militarizzò i sikh e costituì il Khâlsâ Panth. Instaurò il battesimo, l'adozione dell cinque K e dei patronimici Singh (leone) per gli uomini e Kaur (principessa) per le donne.Sacrificò i suoi 4 figli per il bene dell'umanità ( 2 figli furono murati vivi e due figli cadderò in battaglia davanti al padre),dopo numerosi anni passati a combattere combattere le truppe mongole e le persecuzioni di Aurangzeb, consacrò il Siri Guru Granth Sahib come suo ultimo successore.
Il Siri Guru Granth Sahib, il libro, l'ultimo guru, la manifestazione più elementare di Shabad Guru.
Il terzo significato è quello utilizzato non per un guru di carne e ossa, ma il Guru Granth Sahib, il Guru senza tempo lasciato da Guru Gobind Singh.
Un quarto significato è legato al termine Guru Panth vale a dire, la comunità sikh. Le sue decisioni, benché temporali, segnano i credenti nel tempo.